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Negli episodi precedenti
Capitolo 1 - I 2 Meccanismi con cui nascono i ricordi
Capitolo 2 - I PAV, o i ricordi artificiali
EP1 - "Qual è l'episodio più importante della vostra vita?"
In questo episodio
Jack scopre a cosa servono davvero i PAV, attraverso l'uso della Catena Mnemonica ed il test delle 18 parole.
A questa domanda le persone in aula iniziano a raccontare.
L’uomo dalla barba folta parla di due momenti. Quando è nato suo figlio e quando ha deciso di investire i suoi risparmi nell’apertura di un locale, il Clementine.
Una ragazza molto carina racconta di quando si è laureata, perché era il suo sogno.
Un’altra ragazza molto carina racconta di quando ha scoperto di essere guarita dal tumore al piede che le era stato diagnosticato (si può davvero avere un tumore al piede, pensa Jack).
Ma Jack non sa perché ma non pensa ad un suo episodio importante.
Gli torna in mente il giorno del matrimonio di Franky, quando ha scoperto che la sua prossima futura moglie con cui era insieme da più di 10 anni si era scopata quasi tutti gli uomini (e secondo alcune indiscrezioni anche alcune donne) presenti al ricevimento, il tutto ovviamente durante la relazione.
Era stato un matrimonio memorabile, per certi versi, alla fine lui, Morgan, Jhonny e Miki si erano ritrovati con Franky a chiedersi come avrebbe reagito a tutto questo.
Considerato tutto quello che gli è successo dopo, Franky è l’ennesima prova che questo universo è puro caos.
“Ricordate quando all’inizio abbiamo parlato di come i ricordi possano essere ritrovati tramite i sensi, come ad esempio il rumore di una palla da basket?
O di come anche un ricordo che sembra dimenticato può essere ritrovato con i giusti stimoli, ad esempio il concerto dei Nuovelle Vague?
Ecco, questo succede perché i ricordi, come qualunque altra cosa di questo universo, non sono oggetti separati ed assoluti, ma sono tutti legati tra loro.
La nostra mente non è una serie di cassetti separati tra loro, ma una rete in cui ogni nodo è connesso a tutti gli altri, magari attraverso qualche grado di separazione, ma mai isolato del tutto.
Per questo possiamo “ritornare sui nostri passi” o rivivere improvvisamente un momento del nostro passato sentendo un suono o un profumo.
Perché i ricordi sono legati tra loro come fossero anelli di una catena, uno dopo l’altro, come se la nostra mente fosse una Blockchain in cui ogni ricordo è un NFT.
Ma questi collegamenti sono… casuali. Improvvisi. Non sempre ne abbiamo il controllo.
Partecipo ad un capodanno a Parigi quando ho 16 anni e mi prendo la prima sbronza e base di Malibù ed una sera di 15 anni dopo mangiando del riso al cocco in un ristorante indiano mi torna in mente il divano del mio amico su cui mi sono addormentato.
Mi chiedevi, Charlie (Jack guarda l’uomo dalla barba molto folta, si chiama Charlie) a cosa servono i PAV.
A questo: creare delle catene di informazioni che possiamo ricordare e ritrovare più facilmente. Sorprendentemente, questa tecnica prende il nome di Catena Mnemonica.
Vi mostro subito come funziona.
Adesso vi dirò una lista di 18 parole e poi vedremo quante ne ricordate, ok?”
Per questo esercizio:
1) Prepara carta e penna
2) Ascolta tutto l'audio cercando di memorizzare le parole
3) Quando l'audio sarà finito, prova a vedere quante parole ricordi in fila, dalla prima all'ultima
Bene. Provate a dirmi quante ne ricordate.”
Jack prova a buttarne alcune, ma non le ricorda in ordine.
Charlie riesce a ricordare le prime 5, ma poi si perde.
Alcuni ricordano fuoco invece di fiamma.
Nessuno ne ricorda più di 5 però alcune volte alcune parole tornano in mente sentendo gli altri.
“Bene.
Ciò che vi sta succedendo è normale.
Il nostro cervello non ha imparato a memorizzare in lista, non aveva alcun vantaggio evolutivo all’epoca.
Ma oggi invece ne abbiamo bisogno perché dobbiamo ricordare più cose e come dice Alessandro de Concini vince chi impara.
Vince chi impara. Guida strategica all'apprendimento efficace
Non si finisce mai di imparare, si inizia soltanto. E forse non hai mai saputo farlo con efficienza, soddisfazione e successo. Non puoi fermarti adesso: c'è ancora tanto da apprendere, anche se hai già concluso il percorso a scuola o all'università. Quello che ti resta da imparare è molto più di ...
Vi faccio notare delle cose:
- Nessuno ha ricordato più di 5 parole (bravo Charlie!)
- In alcuni casi avete ricordato un termine simile, come coltello al posto di lama o fuoco al posto di fiamma
- In alcuni casi ascoltare una parola pronunciata da qualcuno vi ha fatto venire un termine adiacente
Corretto?
Bene, dovete sapere che il nostro cervello è capace di immagazzinare 5 Chunk +-2, significa che fino a 7 Informazioni va tutto bene, oltre siete già oltre la norma e che memorizzarne 3 va bene.
Il che ci porta alla tecnica della Catena Mnemonica.
Adesso vi racconterò una storia che conterrà al suo interno le 18 parole ma secondo le Regole del P.A.V.:
- Ogni termine sarà una versione Paradossale del termine da ricordare
- Ogni termine compirà un’Azione solo ed escluivamente verso il termine successivo
- Ogni termine avrà dei dettagli sensoriali molto Vividi per favorirne il risalto sullo sfondo della narrazione
Vediamo adesso quante ne ricorderete.
Come va adesso?”
Jack prende il foglio dell’esercizio e… le ricorda tutte. Tutte e 18 le parole.
Si guarda intorno, tutti hanno lo stesso sguardo sorpreso.
“Vedete ragazzi? Questo è il potere di una bella storia e di una catena mnemonica realizzata bene: la possibilità di bypassare il limite di 7 informazioni.
Il paradosso?
Che in realtà state memorizzando una Informazione alla volta, un anello alla volta.
Semplicemente con una Catena siete in grado di di inserire i Contenuti (o Oggetti Mentali) all’interno di un Contenitore, la Storia.
Che però ha una serie di regole precise da rispettare.
Adesso vi chiedo una cosa.
Secondo voi perché proprio 18 parole?
E perché proprio queste?
Qualcuno ha un’idea?”
Tutti si guardano, dubbiosi.
“Se vi dicessi che grazie a queste 18 parole avete appena memorizzato le prime 45 cifre del PI greco ci credereste?
No?
Bene.
Allora forse è il caso di passare alla Conversione Fonetica e allo Schedario mentale, le tecniche per memorizzare i numeri ed usare il modello LATCH per organizzare la Memoria.”
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