Share Dialog

Stamattina alle prese con home banking classico. Un’esperienza da informatica di trent’anni fa, ma alla fine, in applicazione mobile, siamo riusciti a disporre un bonifico SEPA (standard, sic) a me medesimo, per provare le funzionalità. Insomma, andremo a considerare in generale il classico giorno lavorativo di mezzo.
Sono riuscito a ottenere, a latere, ma dopo mio sollecito, il conto in dollari statunitensi per la carta Solana di Kast. In questo caso il pagamento, comunque abbastanza oneroso (mi costa 1,13 euro), dovrebbe arrivare in serata.
Nel frattempo, l’ordine asiatico in dogana è stato correttamente sdoganato, e la carta Bybit sembra essere in viaggio…
L’autocitazione di oggi è legata a una considerazione di ieri:
L’oggetto intellettuale del presente non può essere assolutamente confrontato con quello del passato. Dal libro all’opera teatrale, al concerto dal vivo, passando per l’arte figurativa in genere, tutto è radicalmente cambiato nell’ottica di una sostanziale assenza; ossia, questi veri e propri oggetti, che come ovvio fanno, ovvero facevano riferimento a precisi soggetti (gli intellettuali), oggi non esistono più. Pensiamo solamente alla concezione formale della musica colta. Essa era intrinsecamente legata alla “notazione”, cosa che nell’era dell’album a studio di fatto è una pura astrazione per orchestre e formazioni cameristiche residue. La stessa cosa accade per gli oggetti, ossia gli ex oggetti intellettuali, in uno scenario che andrebbe esplorato con estrema e smaliziata attenzione, al fine di trovare effettivamente nuove strade.
No comments yet